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Il Fitness Metabolico

Aggiornamento: 17 mar 2021

L'attività fisica ed una sana alimentazione contribuiscono a prevenire la sindrome metabolica


Negli ultimi anni la prevalenza di giovani in sovrappeso é aumentata drasticamente a livello mondiale, soprattutto tra i bambini. L’obesità infantile è spesso associata ad altri fattori di rischio predisponenti alla sindrome metabolica quali l’ipertensione, la dislipidemia, l’alterata tolleranza al glucosio e il diabete di tipo 2.


Mentre precedentemente si riteneva che l’insulino-resistenza fosse il fattore principale alla base della sindrome metabolica, alcuni studi sulla popolazione adulta suggeriscono che sono proprio i modesti livelli di attività fisica a svolgere un ruolo importante e predisponente per l’insorgenza di patologie metaboliche.


Nel 1995, il Centers for Disease Control e l’ACSM hanno rilasciato congiuntamente le loro raccomandazioni come punto di riferimento per l’attività fisica e la salute, incoraggiando 30 minuti o più di attività fisica a moderata intensità, preferibilmente, tutti i giorni della settimana.

In tali raccomandazioni sono messi in risalto soprattutto i benefici per la salute associati alla regolare pratica di attività fisica i quali comprendono: riduzione del rischio di malattia coronarica, ipertensione, perdita di peso, diabete di tipo 2, osteoporosi, ansia e depressione, e la mortalità complessiva. Oltre a questi, si enfatizza come la pratica di attività fisica migliori non solo le funzioni motorie, ma anche quelle cognitive, sia negli adulti che nei senior.


Ma che tipo di attività fisica praticare quando si vuole prevenire o ridurre gli effetti della sindrome metabolica?


Sulla base di tali raccomandazioni, recentemente è nato il concetto di fitness metabolico, basato non più sulla pratica di attività fisica al solo scopo di migliorare le proprie caratteristiche estetiche, ma sull’attività fisica volta a ridurre il rischio o gli effetti legati a patologie metaboliche quali obesità, ipertensione e diabete. In tale pratica, l’attività da svolgere non è standardizzata per tutti come avviene nel fitness classico, ma gli esercizi sono scelti sulla base delle caratteristiche metaboliche del soggetto e sono strettamente monitorati sia durante la fase di esecuzione che durante la fase di verifica dei risultati ottenuti (eventuale calo di peso associato anche a riduzione della circonferenza della vita, riduzione del livello di trigliceridi, colesterolo e glicemia). Ovviamente, un tale approccio per essere vincente, deve essere associato ad una dieta equilibrata.


Quali sono i benefici del fitness metabolico?


Il fitness metabolico si compone perlopiù di esercizi di tipo aerobico a media o alta intensità che, grazie alla loro azione di mobilizzazione delle riserve di grassi, permettono di ridurre i livelli ematici di trigliceridi, aumentare i livelli di colesterolo buono (HDL) e ridurre quelli del colesterolo cattivo (LDL). L’impatto che il fitness metabolico ha su tali componenti permette, quindi, di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari in soggetti che praticano questo tipo di attività, prevenendo il rischio di ictus ed infarto.


Inoltre, é noto che una dieta ricca di zuccheri e grassi associata a sedentarietà sono entrambi fattori di rischio per l’insorgenza di insulino-resistenza da parte dell’organismo. Il tipo di allenamento su cui si basa il fitness metabolico, favorisce un miglioramento della sensibilità dell’organismo all’insulina, permettendo quindi di ridurre il rischio di diabete.


Come precedentemente ribadito, il fitness metabolico può essere considerato un valido strumento per la prevenzione della sindrome metabolica ma solo nelle condizioni in cui il soggetto sia anche incline a seguire una dieta sana ed equilibrata.




Dott. ssa Libera Latino

Biologa Nutrizionista e Personal Trainer


 
 
 

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