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Alimentazione in gravidanza

Alimentarsi correttamente durante la gravidanza é di fondamentale importanza per la salute della madre e del futuro nascituro.


L’alimentazione di una donna in gravidanza, normopeso al momento del concepimento, deve basarsi su una dieta equilibrata basata sui principi della dieta mediterranea.

Siamo (erroneamente) portati a pensare che in gravidanza sia necessario mangiare per DUE (adulti), ma in realtà cosi non é. In generale, l’apporto nutrizionale in gravidanza deve essere calcolato in base all’indice di massa corporea della persona prima del concepimento, cosicché:

  • una donna normopeso che necessitava di 2200 Kcal al giorno, dal secondo trimestre in poi necessiterà di 200 Kcal in più;

  • in una donna sottopeso l’apporto calorico sarà un po più elevato;

  • in una in sovrappeso, il fabbisogno energetico aggiuntivo sarà minore.


Come aumenta il peso della gestante?

L’aumento di peso in una donna gravida normopeso dovrebbe essere compreso tra 7 e 12 kg cosi ripartiti:

  • 1-2 kg nel primo trimestre

  • 3-4 kg nel secondo trimestre

  • 4-5 kg nel terzo trimestre

L’ aumento di peso in gravidanza dipende in parte dallo sviluppo del feto, dall’utero e da quello degli annessi embrio-fetali (placenta, cordone, ecc.), in parte dalla ritenzione idrica e dall’aumento dei tessuti adiposi.


Quali sono i fabbisogni specifici?

A partire dal secondo trimestre, bisogna assumere 1-1,5 g di proteine/Kg di peso corporeo e i protidi devono contribuire a circa il 20% del fabbisogno calorico giornaliero. Il 50% delle calorie totali nel terzo trimestre devono derivare dai glicidi mentre i lipidi devono fornire circa il 25-30% delle calorie quotidiane.

Molto importanti durante la gravidanza sono le vitamine e i minerali, soprattutto acido folico, calcio e ferro le cui richieste aumentano notevolmente durante il secondo e il terzo trimestre, rispettivamente.


Quali cibi consumare e quali limitare?

I cibi CONSIGLIATI sono latte e yogurt non grassi pastorizzati, formaggi freschi con pochi grassi e poco salati, carne magra rossa o pollame o coniglio, fegato, pesce fresco di piccola taglia ben cotto, uova alla coque o sode, pane, pasta e riso integrali, frutta e verdura fresca di stagione preferibilmente di colore giallo-arancio o verde scuro, legumi, patate, miele e marmellate.

EVITARE latte non pastorizzato, pesce e carni crudi o poco cotti, uova crude, prodotti ittici che possono contenere elevate quantità di metilmercurio (squali, palombo, tonno, pesce spada), alimenti che possano essere contaminati da Listeria monocytogenes o dal Toxoplasma gondii.

LIMITARE fritti, cibi ricchi di grassi saturi, cibi affumicati, prosciutto crudo, insaccati crudi, strutto, lardo, margarina, maionese, condimenti piccanti, caffé, tè, bibite zuccherate, merendine, dolci grassi, sale e cibi salati.

Inoltre, bisognerebbe fare pasti leggeri e frequenti (ad esempio tre pasti e due spuntini) e bere almeno 2-2,5 litri di acqua al giorno.


Dott. ssa Libera Latino

Biologa Nutrizionista e Personal Trainer

 
 
 

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